Tutte le mie fotografie, i racconti – tutti – qual che siano i colori, nascono da un solo desiderio. Avere la possibilità di Amare. Poi, dopo, poi, essere anche Amato. Non ho avuto nessuna delle due “cose”.
LETTURE SERALI
MAZDA 2

“IL LIBRO” – LA SUA COLLINA
EPISODIO 5 – In quella collina di Roma, più bassa della sua, abitavano i potenti.
Conosceva bene quelle strade e quelle piazzette defilate, un po’ nascoste ed austere.
Molto bene.
Aveva frequentato da ragazzino e da giovane adulto, un attico e superattico dal quale si dominava – ed era proprio il caso di dirlo, visto l’Inquilino – la Capitale.
Si vedeva – dalle enormi vetrate di quel salone – anche la “sua” collina.
Un osservatore attento avrebbe visto anche la “sua” clinica.
Lui era lì per una cena familiare.
Due amici che non vedeva da tempo volevano incontrarlo, sapere delle sue ultime avventure e disavventure.
Volevano un aggiornamento professional-personale.
Avrebbero riso insieme.
“Lui”, quando era in vena, sapeva far ridere.
Gli piaceva vedere le persone ridere, era uno teatrale nei suoi racconti.
Non solo consapevole di una bella e sensuale voce ma anche di doti oratorie non indifferenti che sapeva dosare con attenzione con pause e riprese a seconda delle espressioni del viso e la gestualità del corpo di chi in estasi era lì ad ascoltare e percepire ogni sfumatura del racconto.
Lilia rideva. Lino no. Lei avvocato matrimonialista, lui possidente pugliese. Ormai in età “anta” ma vivaci, sagaci, puntenti. Soprattutto lei, Lilia. Peccato. La superbia è brutta cosa. Non poteva pensare che “Lui”, in ossequio di caratura ed età, potesse essere a loro disposizione con il classico schiocco di dita. Non mi faccio comandare da nessuno in quel modo. Per galanteria, per diplomazia posso accettare un ruolo di sottomesso e dominato. Ma il rispetto prima di tutto. Lilia non ebbe rispetto di “Lui” ma forse in mezzo c’è stato lo zampino della “signora”, abile nel tessere tele e mosaici diffamatori quando vuole.
Alla fine, brutta persona la “signora” e arida l’avvocatessa.
Ed ebbi motivo di sperimentare l’aridità.
Ma non mi pento di aver regalato loro sorrisi e serate divertenti.
Drammatici o comici, dalla gestualità alle battute sarcastiche, dissacratorie, pungenti, feroci, quando ci si metteva vedeva i visi dei suoi spettatori illuminarsi di gioia e qualche volta anche scendere lacrime di incontenibili risate.
Allora era felice, era felice a dispetto di quelle situazioni che avrebbero non solo spento qualsiasi voglia di ridere ma avrebbero gettato nella depressione chiunque.
“Lui” no, coriaceo, indomito, inflessibile, determinato.
Cinico.
Bastardo.
Cattivo.
NO. Nulla di questo sopra.
SÌ. Questa roba qua sotto.
Rapace.
Rapace, insaziabile.
Affamato di emozioni.
Non solo le sue emozioni.
Quando vedeva i risultati del suo modo di essere, di agire, di comportarsi, andava in estasi.
Poi, la vita fuori dei sogni, dei desideri.
Era il suo ruolo, era obbligato dagli eventi.
Quella faccenda del trasferimento d’uranio lo obbligava ad essere così.
Schiacciare per non soccombere.
Però gli riusciva bene, era nel suo DNA.
Loro, i due ospiti, all’oscuro della sua doppia personalità, erano schierati dalla sua parte pur confessando, lei ma non lui, che nonostante tutto c’era ancora simpatia per “il contatto”.
A Lui questo non importava, le scelte altrui, anche se potevano coinvolgerlo, gli interessavano quanto un brano di Gigi D’Alessio.
Lui viveva, a proposito di musica, da un bel po’ di tempo, sulle note di Ronnie James Dio.
Catch The Rainbow la sua colonna sonora.
Di lì a poco tutti l’avrebbero apprezzata, l’avrebbe fatta ascoltare nel suo show di facciata in quella primavera dispari.
Aveva un disperato bisogno di salvare le apparenze, da troppo tempo era nella Capitale per la storia dell’uranio e di Osiraq.
S’era inventato un’attività, di quelle che gli piacciono, prendendo a modello certi staff meeting ben noti.
Era anche quello il motivo per cui stava parcheggiando la piccola 2 in quella via dal nome così antipatico per quella “X” di mezzo.
E sorrideva pensando che proprio nel palazzo accanto due anni prima aveva festeggiato un Natale con chi si occupava, prima della ventata di gioventù d’adesso, della comunicazione del marchio col gabbiano.
Allora, quell’inverno 2016, (forse) “il contatto” ne aveva curato il look fin nel dettaglio dell’orologio.
“Dove vai con quell’acciaio! Metti il “Piccolo Principe”, è più adatto, per una volta lascia da parte le corse, sii serio”.
Lei, “il contatto”, era una borghese, molto formale.
Con tutti i pregi ed i difetti di una certa borghesia della Capitale.
“Lui”, all’inizio, ne aveva avuto sentore.
Quell’autunno, inizio secolo, e poi in quei sei mesi successivi, l’aveva sempre allontanata.
Quasi fosse una premonizione.
Lei, “il contatto”, per mesi, aveva fatto i capricci.
Lo voleva a tutti i costi.
Una sera lei lo chiamò, lo voleva carnalmente. In auto in una mezza stradina buia lei gli saltò addosso. Non lo fece neanche parlare, sdraiò il sedile a destra e ne prese possesso, profondo possesso. “Lui” lo vedeva sul volto di lei, era stravolta dal desiderio della carnalità qualche volta anche così, diretta, possessiva, voleva “Lui” sentire il suo dominio su di “Lui”, esercitarlo su di “Lui”.
Alla fine “Lui” cedette.
Se ne innamorò, in modo esclusivo per lei, fedele, leale.
Avrebbe dovuto, invece, seguire il consiglio dell’Americano.
Sentenziò, l’Americano, con una battuta efficace ma qui non ripetibile se non in parte.
Chi sa leggere capirà.
– “Maestro! Questa se la … e poi la mandi a quel paese, è ‘na stronza!“
Questioni di eleganza e cavalleria e non si va oltre ma ricordo in modo perfetto il viso di chi emise la sentenza di condanna. Aveva ragione.
(segue quando pronto per la TV a Gennaio 2019)
GALLERIE DI FOTOGRAFIE
Vedi in pagina dedicata:
3 Set fotografici, 253 interpretazioni di Mazda 2

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In attesa di pubblicazione, prevista per Lunedì 10/12/18


RINGRAZIAMENTI
Come “giornalaio” e transmedia-storyteller, nella mia vita ho incontrato tante persone. Ognuna mi ha lasciato un arricchimento. Comunque positivo, è sempre un’esperienza in più. Nel bene e nel male, nel buono e nel cattivo, in positivo ed in negativo. Tutto ‘sto filotto per dire che c’è sempre da imparare e che gli esami non finiscono mai. Umiltà e trasparenza hanno sempre dettato gli orari della mia giornata e di qualsiasi attività professionale, video, fotografica, giornalistica. La lunga premessa, mo’ è finita, è per dire che mi avvicino alle persone con delicatezza e disponibilità. Non sempre corrisposte, non sempre capite. Specifica, questa, più che necessaria per dare maggior valore alle persone che ho incontrato in questa torrida estate 2018.
Il loro spirito di collaborazione, la dedizione e la disponibilità di queste persone lascerà per sempre un bellissimo ricordo nella mia testa dura.
E con il loro ricordo anche quel sentimento di riconoscenza così raro ormai ma che in me alberga, ed albergherà, fin tanto che sarò capace di respirare.
Questo lungo video è stato possibile proprio grazie a loro ed a qualcuno che non compare in video ma che è stato il tramite per riuscire nell’impresa.
Senza di loro non avrei avuto l’opportunità, non avrei avuto la forza e lo sprone per arrivare fino in fondo.
Grazie.
@Francesco Pinto, da sempre osservatore, ed estimatore, delle mie fotografie / @Amanda Panella ©Camilla Delai ©Fabio Campanella @Gerardo Mitelli @L’Angolo delle Meduse @Ibis Hotel Styles Roma EUR @CaféTwin @RAW BarberShop @LauraAmato con “Burnt it down” @Valerio Da Silva Petrone.
Ed in modo speciale tutte le ragazze ed i ragazzi dell’Angolo delle Meduse per l’accoglienza che hanno per me ogni volta che sono da loro e per quello che leggo nei loro occhi quando arrivo nella “mia oasi”.
DISCLAIMER
1/ Ndr. – Libera interpretazione di un test drive e shooting fotografico/video della MAZDA 2 del Novembre/Dicembre del 2018. Ogni riferimento a fatti e persone è casuale e frutto della fantasia dell’Autore che declina qualsiasi responsabilità nel caso qualcuno/a dovesse vedersi qui con precisione descritto. Le circostanze, a volte, portano ad una rappresentazione della fantasia molto aderente alla realtà. E non è neanche detto che la realtà sia una sola visto che questa – la realtà – spesso supera la più fervida fantasia. Nel caso di una improbabile descrizione di fatti realmente accaduti mi scuso con quanti qui dovessero riconoscersi ma non ritiro la pubblicazione. Luca Romano.
2/ Ndr. – Il testo a corredo del set fotografico/video è una libera, e di fantasia, interpretazione del test drive con la vettura. Ogni riferimento a fatti e/o persone è puramente casuale. Le affermazioni relative al CDS/Codice della Strada in vigore in Italia sono sotto la responsabilità dell’Autore ma nulla hanno in relazione alla sua condotta di guida durante il periodo di prova/demo per la stampa della vettura concessa dal proprietario della stessa. Il testo è parte di un manoscritto più ampio di proprietà dell’Autore. Questo testo è pubblicato in queste pagine web al solo scopo illustrativo del servizio fotografico e non ha alcuna relazione con la sua attività professionale di giornalista. Il testo e le foto sono protette dal diritto d’autore in base alle vigenti leggi e norme. Non è concessa alcuna autorizzazione alla riproduzione se non a valle di eventuale richiesta e successiva valutazione da parte dell’Autore. Ogni abuso sarà perseguito con determinazione.
Catch The Rainbow.
Ride the sky.
Make it shine.
For you and I.
See the light.
Through the night.Ronnie James Dio
Clip non disponibile, account vimeo chiuso. Amen.
Clip non disponibile, account vimeo chiuso. Amen.
PER TV 8 DICEMBRE
TEASER – MAZDA 2 –
“IL RECLUTAMENTO DELL’OSSERVATORE”
Guidare, un verbo coniugato per oltre 15mila chilometri in poche settimane.
Non è la sua passione principale ma dopo tanti anni di allenamento ora gli riesce abbastanza bene.
È la professione che glielo impone, la facciata dietro la quale nasconde le sue attività di intelligence.
Non sono mai mancati i momenti di divertimento, tra le sue mani sono passati volanti interessanti, fino ai 12 cilindri inglesi.
In realtà a Lui piacciono di più quando sono piccole ma di sostanza.
Gli piace guidare defilato.
E’ facile sfigheggiare al volante di una grossa premium e sverniciare l’avversario quando cavalleria e frazionamento zittiscono l’usurpatore della corsia di sorpasso.
Tutto un altro discorso con il delta meccanica prestazione che avvantaggia l’altro.
Allora sì che si vede la differenza tra piede e cuore.
Si esalta e valorizza il prodotto tra le mani.
Dovrebbero fargli un monumento quelli delle PR.
Anche perché Lui non dimentica mai i principi di sicurezza stradale.
Questi i suoi pensieri al volante della Mazda 2, compatta berlina quattro porte di grande abitabilità. Una vettura che se non fosse per il colore di grande visibilità, Soul Red Crystal, sarebbe perfetta per quell’attività che l’ha portato ancora una volta dove gli piace.
Al mare, d’inverno.
Il lungo giro, iniziato prima dell’alba con la scusa di scattare fotografie alla Mazda 2, è in realtà un lungo giro, come quello di squalo in avvicinamento alla preda, per reclutare l’Osservatore.
Quel personaggio che dovrà avvicinare i suoi obiettivi e lasciare quell’inequivocabile messaggio.
Il predatore è vicino.
A Lui sarà utile per studiare le reazioni delle sue prede e decidere, in funzione della velocità di risposta, come e quando colpire.
Intanto si gode la Mazda 2.
Motore mille-e-cinque, 90 cavalli, tecnologia Skyactiv G, cambio a cinque marce EXCEED, equipaggiata con il sistema I-ACTIVESENSE TECHNOLOGY.
Ma soprattutto arredata da DIO con il LEATHER PACK WHITE.
L’ambiente ideale per ascoltare Catch The Rainbow e la voce cattiva di Ronnie James Dio nell’esecuzione dal vivo del ’76.
Segue a storia completa, in TV, con drivelife, da Gennaio 2019.
In TV con drivelife, dal 8 Dicembre 2018 – Vedi dal minuto 04’20” – Clip non disponibile, account vimeo chiuso. Amen.
@lucaromano per clips&pics+TXT
STATEMENT
THE DESIRE TO CATCH THE MOMENT
PRESSING MY NIKON CLICK BUTTON
IS STRONG AND IMMEDIATE
WHATEVER THE SHAPE OR THE COLOR
I AM STARING AT.
FROM CARS, MY MAIN ACTIVITY,
TO LANDSCAPES,
FROM PORTRAITS TO STREET PHOTOGRAPHY
MY EYES AND MY MIND
ARE CONSTANTLY
LOOKING FOR THE PERFECT SHOT
THAT I AM LONGING FOR AND THAT I WILL NEVER TAKE.
PERFECTION DOESN’T EXISTS
BUT, AS THEY SAY,
PRACTICE MAKES PERFECT.
***** FIVE STAR PHOTOGRAPHER
QUALUNQUE SIA LA FORMA O IL COLORE
È FORTE,
IMMEDIATO,
IL DESIDERIO DI CONGELARE L’ATTIMO
PREMENDO IL PULSANTE DI SCATTO DELLA MIA NIKON.
DALLE AUTOMOBILI,
L’ATTIVITÀ FONDAMENTALE,
AI PAESAGGI E, SOPRATTUTTO, ALLE PERSONE,
ALLA STREET PHOTOGRAPHY,
IL MIO OCCHIO, LA MIA MENTE,
SONO ALLA RICERCA CONTINUA
DELLO SCATTO PERFETTO.
CHE VORREI FARE
E CHE MAI FARÒ.
LA PERFEZIONE NON ESISTE
MA GIORNO DOPO GIORNO
CI SI PUÒ AVVICINARE.