Qui saranno online alcune delle fotografie e dei pensieri
che hanno accompagnato il mio breve ma lunghissimo viaggio con la M235.
Breve nel tempo, infinito, lunghissimo nel pensiero.
Qua, ormai noto anche a QLC delle Persone che ogni mattina entrano nel Bianco Palazzo.
Un pensiero e la riconoscenza per le parole lette.
Questo:
Creatività.
“Il miele che nasconde il veleno” (Cit. Muhammad Alì, Cassius Marcellus Clay Jr) (pare, ma la frase mi piace)
Altro che notti di lame squarcianti che insanguinate cercano talamo ed amigdala. Non devo acchiappare qlc, non devo stupire qlc. Chi io sia è noto qui e, soprattutto, fuori di qui. “…artistiche…” – Qui è il problema, quello vero non le cazzate da post sul cortile del social. Devo stupire la superbia, l’ego, il mio: I’M. Ho fotografato ovunque: dal Colosseo al Cimitero del Verano, da Piazza di Spagna ai parcheggi del Maximo. Dalle fontane di Roma barocca ai giardini fioriti dell’EUR. Dalla battigia a duemila metri, all’alba, al tramonto, incantato dalla Luna e stregato dalla Via Lattea. Lontano da roma 600 chilometri e, o, 1500 chilometri OneShot, Mangiatorella compresa. Dalle religiose “Cataste” ai “Fili” di borbonica proprietà a difesa dal saracino. Ed oltre lo stretto, pure. Tutte fotografie per cui ne è valsa la pena. Non vedo, ora, la “M325” in nessuno di questi luoghi. Sarebbe aria fritta, minestra riscaldata, barattoli usati. Non me la fanno mettere in cima alla croce che sovrasta la Cupola di San Pietro. E neanche in una delle catacombe qua dietro. Dove caSPITA vado che DAVVERO ne valga la pena di abbandonare la cuccia. TAO! Fa qlc. Che tormento. Ah, buonanotte. Beati voi. I sonni dei giusti.
Nel mio profilo personale di FB con queste righe c’è una foto. È TAO. Un regalo di San Valentino per una persona che ha adorato TAO. Ed alla quale feci quel regalo, minuscolo Esserino che la scelse avvicinandosi a lei, perché sapevo del suo amore per quelli come TAO. TAO, e vorrei vedere, era fuori standard. Tanto piccolino quanto un leone. Gli ho voluto un bene infinito.
Le altre, foto e racconti, fan parte di una idea un po’ più ambiziosa.
JourneyWithLu.
Alla quale appartiene anche
PortraitWithLu.
Vorrei.
Riuscirò.
Qui in car etc etc c’è una parte del mio lavoro, una parte delle mie fotografie.
Una parte degli inconsueti test drive automotive.
Inconsueti perché l’argomento principalre non è la vettura intesa come descrizione di prodotto
e strategie di vendita, numeri, target, emissioni e consumi.
In questo dalla “Bibbia” in giù c’è chi lo fa meglio di me.
Vorrei che i “miei” test drive fossero qualcosa capace di suscitare un’emozione simile allo scatto, qualcosa che provochi un sorriso ma anche il disappunto. Forse. Qualcosa che – però – catturi l’attenzione del lettore e che conservi nella mente del lettore un ricordo.
Amare oppure odiare.
In ogni caso è presenza.
L’alto livello della permanenza è un valore non indifferente.
Chi non ricorda, ancora oggi, “metti un tigre nel motore” o “chi vespa mangia la mela”.
Vecchie reclame?
Forse.
Ricordate da chi ha ancora oggi 19 anni a dispetto dell’anagrafe?
Forse.
Ma in questo anno ho letto, “artistiche” ed altre definizioni che confortano il mio pensiero.
E non solo sono state momenti di luce negli abissi oscuri dell’altro pezzo della mia vita.
Sono state la spinta, l’energia che ancora oggi metto in ogni istante degli 86.400 secondi di una giornata.
Poi, certo, il pavone ha spiegato la ruota.
Ma chi, con se stesso, non lo avrebbe fatto nel segreto di uno smartphone o su un gigantesco monitor Apple, leggendo quelle mail?
Ho voluto affiancare alla automobile del momento, poche le macchine per mia fortuna, il racconto in parte autobiografico ed in parte di un “figuro” qua non meglio definibile, per essere tra l’ermetico e l’educato.
Un minimo di diplomazia ogni tanto la pratico anche io.
Del resto, in proposito, ho frequentato le cucine e le servitù di un noto albergo di Parigi
dove ho fatto il “lavapiatti”.
Una persona molto importante nella mia vita da bambino ad adulto mi volle da quelle parti per imparare, citando come mio precedessore in quelle cucine chi nella vita, vera come la mia, è diventato una figura di spicco in certi ambienti.
E taccio.
Non sono diventato ambasciatore e neanche corriere diplomatico, non ho trattato in paesi orientali e neanche mediorientali.
Ho cercato di far tesoro di certi insegnamenti.
Dei quali conservo ricordi meravigliosi tra un Mirò ed uno Chagall da appendere su bianche pareti.
Con precisione millimetrica altrimenti ZiaLi si straniva ed addio “paghetta”.
Quindi niente Natale in montagna con la fidanzatina del momento.
Come tanti altri racconti qui online, queste mie righe sono un caleidoscopio di emozioni tra passato e presente che dovranno far uscire la foto della M235.
Non mi darei mai pace se il clic non fosse all’altezza.
Qlc, il Console Imperiale dei Veneti Territori, ne sa qualcosa.
Ed ancora mi sopporta.
Tu #NR1 degli Alti Piani del Bianco Palazzo, tu lo conosci.
A proposito dei post che dovessero incrociare sguardi… talune pagine sono davvero molto, ma molto colorate, al limie del celloPHAN.
Fa parte del mio modo di essere, vivere – come ora – di usare la scrittura e la fotografia per placare altre emozioni.
Sì, chiamiamole così.
Non le auguro queste emozioni.
Sono impegnative per l’Anima, la Mente ed il Cuore.
E come sempre accade quando scrivo o fotografo
gli occhi si lucidano.


Avete in listino una infinita gamma di Blu.
Del resto l’Elica.
Il listino però recita “metallizzato”.
Questo è un blu opaco.
Strepitoso.
Ai fini della narrativa ho preso appunti.
Estoril, Le Mans, Monaco e San Marino.
Poi.
Imperial, Phytonic, Midnight e Montreal.
Ancora.
Frozen Portimao Blu Metallizzato.
BMW Individual Tansanite Blu Metallizzato.
Poi.
M Portimao Metallizzato.
‘Sta macchina ha la verniciatura opaca.
Ma che colore è?
Oggi, i Morti, è pure una giornata uggiosa.
Già ho le idee confuse per il set.
Che colore è la BMW M 235 xDRIVE Gran Coupé?
Ma che colore è?
Giulia non lo dice. 🌹
Lo stesso della mia stilo Cross?
Identico.
Be’, quasi va’… ma “ci sta”.
Mi servono mani eleganti.
Senza smalti.
Grazie.
Chi s’offre?
Mi piacerebbe considerare in un futuro l’idea
di piantarti/vi in faccia 🤪
con debita distanza il mio 300 mm 2.8 per…
PortraitWitLu.