IL NUOVO SPORT

MAZDA 6 WAGON

SELFIE D’AUTORE @lucaromano

“IL LIBRO” – LEON.
PORTMAN,
RENO & BESSON

Gli occhi erano lucidi.
Nelle cuffie una musica che gli ricordava Mathilda.
Besson gli piaceva, sin dai tempi della collina dei miliardari.
Andava al “cinemino” con lei, la tipa di allora che su quella collina abitava, quei tempi quando spensierato, l’estate, s’arrostiva sulla ghiaia del Mar Jonio e si tuffava nel blu profondo per apnee interminabili attrezzato di tutto ma alla ricerca del nulla.
Altro che le rosse puzzolenti e gli apprezzati sigari italiani d’oggi, scendere a meno venti ed oltre era una sfida tra amici, il divertimento dell’estate. Tutto iodio nei polmoni.
A tutti e due piacevano i film francesi, pellicole di una delicatezza sconosciuta a Cinecittà e dintorni.
Portman e Reno, Sting.
Leon.
Bellissimo. Incalzante. Rabbioso. Delicato. Significativo. Ispirante. Feroce.
Shape of my Heart, quella musica lo addolciva, spazzava via la fredda determinazione necessaria per alcuni giochi da grandi.
Non in questo caso.
I piatti freddi, a “Lui”, piaceva assaporarli in inverno, quando non ti aspetti che al ristorante (della Vita) qualcuno ti presenti a tavola una portata ghiacciata.
E quella notte non sarebbero state ostriche belondine sulla porcellana di “quel” posto, in una traversa davanti al Colosseo, dove “Lui” ingoiò d’un fiato, per una volta e per cortesia, l’unica ostrica che non gli piaceva, quella di mare*****.
Individuare il punto era stato un gioco da ragazzi.
A meno di non essere un super latitante o un testimone sotto protezione, devi sempre uscire da un punto “A”.
E per quanto ti possa guardare intorno non batterai mai l’astuzia del predatore.
Sei solo preda.
E se il predatore non conosce “A”, conosce “B” il punto di arrivo.
E’ solo questione di pazienza, “Lui” ti troverà.
Nella fredda notte di gennaio “Lui” era in osservazione.
La memoria aveva aperto file che non gli piaceva ricordare, lo indispettivano ed il disappunto saliva nonostante gli anni fossero ormai passati, l’operazione Osiraq conclusa per le fasi europee. Avrebbe dovuto affrontare il Medio Oriente e prima di partire avrebbe saldato il conto in sospeso.
Aveva, in quei due anni, messo a posto ogni cosa. Sia per la copertura e gli aspetti professionali d’apparenza, sia per certe faccende (non quelle di cuore) che aveva in sospeso e per le quali aveva aspettato i momenti giusti.
Trovare quel posto era stato facile, a lui piaceva il Negroni.
Ecco facile come bere tre Negroni, uno appresso all’altro.
Quella notte non aveva alcol nel sangue, era lucido e tirato a lucido.
Si sentiva in forma, di fisico e di cervello.
Nonostante tutto non sentiva il peso degli anni.
La brutta avventura era stata una catapulta che l’aveva proiettato in un altro mondo, in un modo opposto di vedere le cose.
Aveva doppiato Capo Horn, era passato dal Pacifico all’Atlantico e – soprattutto – la sua testa era passata dal principio del dare a quello del pretendere.
Un nuovo concetto che aveva applicato fin da subito, sia per le donne sia per la professione sia per il divertimento.
Aveva fatto incazzare parecchie persone ma aveva proseguito dritto per la sua strada ed alle parole erano sempre seguiti i fatti.
La classica differenza tra l’essere coglione e no.
I sassolini che s’era tolto dalle NewBalance erano stati un paio, aveva potuto impartire qualche lezione di karma a chi pensava d’essere l’ombelico del mondo.
In due anni aveva messo a posto l’Americano ed il Bolognese, aveva dato ripetizioni a Roma e soprattutto con il “Milanese” s’erano divertiti in una sera d’estate dell’anno precedente.
AD 2021, agosto.
Il SanLorenzo era alla fonda, illuminato a giorno.
I convenuti avevano abboccato, avevano ingoiato l’amo fino in pancia.
Del resto, quando c’era da scroccar qualcosa non era gente, quella, capace di tirarsi indietro.
Aveva fatto le cose nello standard.
Due, tre, executive erano decollati con il prezioso carico che era stato accolto nell’aeroporto, dopo un paio di ore di volo, da un codazzo di wagon in tema adatto alla serata “nautica”.
Da qualche parte in Europa erano stati così contenti di quella “commessa” che ne avevano fatto addirittura comunicato stampa.
Lui sorrideva a quel ricordo, la beffa fu completa.
Immaginava le teste cadute dopo che il fornitore fu messo al corrente della conclusione della serata VIP.
Questioni di immagine, intollerabile sacrilegio.
Il colore azzurro oceano e gli interni bianchi in cotone voluti da “Lui” per quelle wagon avrebbero dovuto essere il segnale premonitore del vero motivo dell’invito.
Un bel bagno fuori programma.
La faccia del “Milanese” al primo illustre tuffo la ricorda ancora.
Il “Milanese” non ci credeva, aveva pure scommesso.
E perduto la scommessa.


Ragazzo, non lo farai
Lo farò, eccome se lo farò


Una faccia sorpresa ma immediatamente dopo con i tratti di chi se la sta godendo da matti, tale e quale ad un bambino con le mani nella marmellata sotto lo sguardo benevolo della mamma che approva l’irrispettosa licenza delle buone maniere.
Ecco quei ricordi gli si affollavano in mente mentre alle due di notte con una temperatura polare, inconsueta per la Capitale, aspettava che il target si manifestasse.
Il carbonio di una mazza da hockey gli dava soddisfazione tra le dita, lo sentiva anche attraverso i guanti termici.
Dalla traversa alla sua sinistra un bagliore lo avvisa che un’auto è in prossimità del cancello automatico.
“Lui” sa bene quale pulsante sarà schiacciato per aprirlo.
Poi si leverà il passamontagna.
Certi conti si saldano a viso aperto.

Come Leon.

(Ndr.: segue altra pubblicazione con impressioni di guida e galleria fotografica)


*****Yes, ci sono anche le ostriche di terra.
Indovina un po’.

LINK:
CLIC SULLA FOTO QUI SOTTO E SFOGLIA LA GALLERIA,
SE HAI ANCORA VOGLIA DI STAR QUI

RINGRAZIAMENTI

ESTATE ’18 – Come “giornalaio” e transmedia-storyteller, nella mia vita ho incontrato tante persone. Ognuna mi ha lasciato un arricchimento. Comunque positivo, è sempre un’esperienza in più. Nel bene e nel male, nel buono e nel cattivo, in positivo ed in negativo. Tutto ‘sto filotto per dire che c’è sempre da imparare e che gli esami non finiscono mai. Umiltà e trasparenza hanno sempre dettato gli orari della mia giornata e di qualsiasi attività professionale, video, fotografica, giornalistica. La lunga premessa, mo’ è finita, è per dire che mi avvicino alle persone con delicatezza e disponibilità. Non sempre corrisposte, non sempre capite. Specifica, questa, più che necessaria per dare maggior valore alle persone che ho incontrato in questa torrida estate 2018.
Il loro spirito di collaborazione, la dedizione e la disponibilità di queste persone lascerà per sempre un bellissimo ricordo nella mia testa dura.
E con il loro ricordo anche quel sentimento di riconoscenza così raro ormai ma che in me alberga, ed albergherà, fin tanto che sarò capace di respirare.
Questo lunghi racconti sono scritti proprio grazie a loro ed a qualcuno che non compare in video e/o in foto ma che è stato il tramite per riuscire nell’impresa.
Senza di loro non avrei avuto l’opportunità, non avrei avuto la forza e lo sprone per arrivare fino in fondo.
Grazie.

@Erika che apprezza le mie foto ma ha un profilo Instagram con fotografie dalle quali c’è da impare per colpo d’occhio e grazia della composizione.
@Francesco, da sempre osservatore, ed estimatore, delle mie fotografie e che mi accontenta nelle richieste di parco rotabile.

DISCLAIMER

1/ Ndr. – Libera interpretazione di un test drive e shooting fotografico/video della MAZDA 6 WAGON del Marzo del 2019. Ogni riferimento a fatti e persone è casuale e frutto della fantasia dell’Autore che declina qualsiasi responsabilità nel caso qualcuno/a dovesse vedersi qui con precisione descritto. Le circostanze, a volte, portano ad una rappresentazione della fantasia molto aderente alla realtà.E non è neanche detto che la realtà sia una sola visto che questa – la realtà – spesso supera la più fervida fantasia. Nel caso di una improbabile descrizione di fatti realmente accaduti mi scuso con quanti qui dovessero riconoscersi ma non ritiro la pubblicazione. Luca Romano.

2/ Ndr. – Il testo a corredo del set fotografico/video è una libera, e di fantasia, interpretazione del test drive con la vettura. Ogni riferimento a fatti e/o persone è puramente casuale. Le affermazioni relative al CDS/Codice della Strada in vigore in Italia sono sotto la responsabilità dell’Autore ma nulla hanno in relazione alla sua condotta di guida durante il periodo di prova/demo per la stampa della vettura concessa dal proprietario della stessa. Il testo è parte di un manoscritto più ampio di proprietà dell’Autore. Questo testo è pubblicato in queste pagine web al solo scopo illustrativo del servizio fotografico e non ha alcuna relazione con la sua attività professionale di giornalista. Il testo e le foto sono protette dal diritto d’autore in base alle vigenti leggi e norme. Non è concessa alcuna autorizzazione alla riproduzione se non a valle di eventuale richiesta e successiva valutazione da parte dell’Autore.
Ogni abuso sarà perseguito con determinazione.

Catch The Rainbow.
Ride the sky.

Make it shine.
For you and I.

See the light.

Through the night.

Ronnie James Dio

@Leon di Luc Besson – ©lucaromano

Non sono proprio gli stessi ma insomma mica mi potete rompere iPall su un dettaglio del genere 😉


E QUI SU DRIVELIFE UN’ALTRA PUBBLICAZIONE

http://www.drivelife.it/news/2019/04/01/lame-di-luce/