La Discovery 4 Landmark,
la versione speciale
che Land Rover ha prodotto
per celebrare il successo
del modello,
è un’automobile
sulla quale non si discute.
(lr) – Al massimo posso accettare un non mi piace oppure non la comprerei mai. E’ una questione di gusti, nessuno può imporre il proprio, in tutti e due i sensi, ovvio. Alla Discovery deve essere riconosciuto un valore, inteso come somma di tecnica/design/prestazioni, di assoluto – ed indiscutibile – valore. Prova ne sia il numero di esemplari prodotti, ben oltre il milione.
Chiuso il preambolo scritto per chiarire, anche, il mio pensiero a proposito della Landmark, c’è da aggiungere che il set dove è stato realizzato il servizio fotografico è di quelli difficili. Forse il più difficile che mi sia mai capitato in questi tempi. Una cava di marmo, vedi Cava 75, è esaltante, porta con sé una bellezza che aiuta molto nel far diventare magnifica una fotografia.
Una cava di sabbia è tutt’altra cosa, soprattutto nelle peggiori ore del giorno per scattare le foto, quelle ore del primo pomeriggio, con il Sole alto nel cielo che indurisce con la sua potente luce ogni granello di polvere. Figuratevi una vettura bianca con le lamiere che sparano una luce riflessa accecante anche il miglior esposimetro integrato. Infatti il Flash Meter IV di Minolta… un supporto fondamentale in quelle nuvole di polvere.
Fosse stata nera sarebbe stato molto peggio in considerazione della gentilezza di un camionista che ad ogni passaggio, per dispetto, alzava di proposito un tornado…
Però le strutture aggredite dalla ruggine, il contrasto del marrone con il giallo d’origine, i materiali, le casupole fatiscenti, i serbatoi di stoccaggio dei materiali ed un cielo carico di nuvole temporalesche, mi hanno affascinato ed ignorare il camionista dispettoso. Forme, colori e luci che mi hanno sfidato, dovevo riuscire nell’intento di cercare di fare una foto che mi piacesse. In poco tempo, la finestra concessa per il set fotografico era inferiore ad un paio d’ore. Alle quattro, pm, tutti fuori, Landmark e fotografo. Senza pietà.
In questa pagina il risultato. Una prima serie di scatti a colori, altri seguiranno. Anche in bianco e nero. Il set, il colore della vettura e la luce, sono di quelli ideali proprio per la ripresa monocromatica.
GALLERIA FOTOGRAFICA
PRIMO SET, GALLERIA FOTOGRAFICA
LAND ROVER DISCOVERY 4 LANDMARK
ZERO SET, GALLERIA FOTOGRAFICA
LAND ROVER DISCOVERY 4 LANDMARK
Le prime interpretazioni che hanno suscitato molti dubbi sulla riuscita del lavoro, in altre parole “foto” delle quali NON sono molto soddisfatto
Credit
Tutte le fotografie e le clip ©lucaromanopix
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Once Ansel Adams said:
“The single most important component of a camera is the twelve inches behind it”.