FURLO’s PASS

PEUGEOT 3008 GT LINE “FILM WINTER”

PEUGEOT 3008 GT Line "Film Winter" ©lucaromanopix
PEUGEOT 3008 GT Line “Film Winter” ©lucaromanopix

 
 

Tutte le strade portano a Roma.
La Via Flaminia è una di queste e lungo il percorso del rientro a casa, dalla campagna marchigiana ad un tratto secchi tornanti e colline anticipano il Passo del Furlo che, insieme allo Scheggia, nei miei viaggi di ritorno, assume valori particolari facendo riaffiorare ricordi di affetto e riconoscenza.

di Luca Romano – Di Vespasiano, della Gola del Furlo, il passo e tutto il resto che può entrare in meno di cinque minuti, sta scritto nel testo “Film Winter”, nelle note de “Il narratore”, lo speach del video. Sono stato lungo. Avrebbe dovuto essere contenuto in tre minuti, tempo ideale per un video press. Mi hanno abbuonato il surplus in virtù del luogo dove sono state girate le clip.
Mi spiace non essere stato al Passo del Furlo con le nevicate di Gennaio. La vettura non avrebbe patito il fondo stradale insidioso in virtù delle sue doti e caratteristiche dinamiche. Avrei patito freddo, umidità e vento ma ne sarebbe valsa la pena.
Non è un passo qualunque. Meglio, è uno dei tanti passi che valicano Alpi ed Appennini, scalati da viandanti, ciclisti, motociclisti, automobilisti. Non è tra i passi più alti d’Italia. Non ha strade tortuose che, tornante dopo tornante arrivano al passo per poi ridiscendere tra panorami “mozzafiato”. Uff, quanto è abusata questa parola.
Insomma il Passo del Furlo potrebbe essere un passo qualunque anche a dispetto del fatto che negli anni c’è passata la 1000Miglia (quella vera, non la marchetta di oggi, buona solo per gli sponsor), che il Duce abbia soggiornato da queste parti e che, non mi ricordo per quale motivo abbia deciso anche di valorizzare il territorio.
Ma ha un significato particolare al di là della impetuosa bellezza della Gola del Furlo, battuta dai venti proprio per la sua conformazione così angusta. Forse una stupidaggine: quando ho iniziato a frequentare l’autodromo di Misano la via del ritorno a casa dopo le giornate in pista era un obbligo: Passo Scheggia e Passo del Furlo. Fu Raffaello Guzman ad indicarmi la strada. E non solo quella del ritorno a Roma dalla costa adriatica. Grazie Barone, o Avvocato? Io lo chiamavo Avvocato.
 
 

GALLERIA FOTOGRAFICA
PEUGEOT 3008
GT Line
“FILM WINTER”

 
 

“FILM WINTER”

 
Ndr: qui la versione “lunga” per web. Il video press è “diverso”.
 
 
Credit clip&pic, quando pubblicato
Tutte le fotografie e le clip ©lucaromanopix
Vietata la riproduzione e la diffusione su e con qualsiasi mezzo e/o social network senza il consenso scritto dell’autore. Le fotografie sono file con firma digitale. Le fotografie sono protette secondo le norme vigenti in Italia del diritto d’autore.
 

Once Ansel Adams said:
“The single most important component of a camera is the twelve inches behind it”.

 
 

 

 
 

PEUGEOT 3008 GT LINE
“FILM WINTER”
Il narratore

 
La firma luminosa traccia la strada ed il pensiero corre agli antichi viandanti che percorrevano, nel 76 DC, il tracciato originario della Via Flaminia, intimoriti dalla impervia gola, dalle alte rocce, dallo spumeggiante fiume Candigliano e, poi, estasiati dall’opera voluta da Vespasiano per valicare uno dei tratti più impervi della dorsale appenninica ed abbreviare – così – seppur di poco – il viaggio, le fatiche di quei lunghi cammini a piedi o a cavallo.
 
La storia, ed una targa lo ricorda, racconta che la Galleria Piccola del Furlo, Forulus, l’antica dizione, fu opera preromanica di popolazioni umbre o etrusche.
 
Non abbiamo viaggiato in quei tempi ma, immaginiamo, per quanto potessero già esistere i generi di conforto per il viaggiatore, nulla sia paragonabile a ciò che, oggi, la Peugeot 3008 mette a disposizione del suo “voyageur”.
 
Viaggiare, oggi, è raggiungere una meta, che sia lavoro o svago, immersi nell’abitacolo confortevole della 3008, dove tutte le funzioni di bordo sono studiate affinché il tempo passato in auto sia un’esperienza coinvolgente, da condividere con il proprio mondo.
Dall’entertainment al controllo del veicolo e delle condizioni di marcia, l’emozione della guida è amplificata dalla tecnologia disponibile in una integrazione uomo-automobile definibile di tecnica adattiva.
 
La Peugeot 3008 percorre quei pochi chilometri della Flaminia in un soffio.
 
L’ampia superficie vetrata, il grande tetto panoramico offrono la stessa prospettiva di chi nei secoli ha percorso a piedi questa strada.
Una immersione totale nel viaggio ma, oggi, nel confort del SUV di punta della gamma Peugeot.
 
Centro di controllo di ogni funzione durante la marcia e per il confort dei passeggeri, l’ i-Cockpit di nuova generazione. Dalla navigazione al setup per la funzione di massaggio dei passeggeri, dalla climatizzazione al telefono, tutto passa di qui…
 
Il diametro ridotto del volante lascia spazio nella plancia ai grandi schermi, la strumentazione ed il tablet centrale di otto pollici, che calamitano l’attenzione per il design e la grafica, per le dimensioni e le informazioni che trasferiscono al conducente ed ai passeggeri.
 
Quasi a simulare la tastiera di un pianoforte, sei tasti si protendono dalla plancia offrendo il controllo di ogni desiderio, per il setup tecnico, il telefono, la temperatura di bordo, la navigazione, la profumazione, l’illuminazione e la musica di sottofondo al viaggio, diffusa dall’impianto audio Focal.
 
Con Peugeot 3008, allora, il relax è totale anche grazie alla complicità, all’assistenza, di tutti quei dispositivi di ausilio e controllo della guida che con 3008 sono riuniti sotto il nome di ADAS, Advanced Driver Assistance Systems.
Peugeot 3008 è a suo agio su ogni terreno. Valorizzando il nuovo Advanced Grip Control s’affrontano anche percorsi di vero fuoristrada, ed in tutte le condizioni della dinamica di marcia.
 
Peugeot 3008 è una proposta altrettanto articolata per la gamma di motori.
Pure Tech Turbo con potenza di 130 CV e THP con 165 CV.
Blue HDi da 120 fino a 180 CV.
Tutte con dispositivo Stop&Start per il contenimento delle emissioni e la riduzione dei consumi.
 
Disponibile il cambio automatico EAT6, con palette al volante.
 
Dai tempi di Vespasiano tanta acqua è passata nel Candigliano che solca in profondità la Gola del Furlo e la magnificenza delle rocce a picco sul fiume, le pareti scoscese, impervie, oggi sono ammirate dal viandante in tutt’altro confort di viaggio.